La primavera costiera raccontata dai piatti dello chef Mario Cinque del ristorante Zerilli di Vico Equense

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Nella foto lo chef Mario Cinque con il pasticcere Costanzo Vanacore, il maitre Raffaele Somma, l’aiuto chef Aniello Stanzione, il commis di cucina Luis Lazaro e l’addetto alla sala Luca Palazzo

“Il carciofo della nostra tradizione” o il “Risotto all’assoluto di piselli con cotto e crudo di gamberi” già da soli ben raccontano dell’arrivo della primavera e di come lo chef Mario Cinque sa metterla nei piatti. Ma al ristorante Zerilli tutto il menù è condizionato dai prodotti freschi che gli orti costieri regalano in questo periodo. Vico Equense, si sa, è terra di tante eccellenze gastronomiche, a cominciare dal provolone del Monaco, dalla pizza e dai latticini freschi prodotti nei numerosi caseifici della zona a cui si aggiungono le fave, i piselli, le patate novelle, i carciofi e le verdure che si coltivano sul posto o nei dintorni. Poi ci sono i gustosi pesci del golfo di Napoli che ritornano per contaminare felicemente gli antipasti, i primi ed i secondi tipici della cucina mediterranea. Quindi al rinomato ristorante Zerilli, nato come bar, nel secolo scorso, per mano della famiglia della madre di Bruce Springsteen, si fa la spesa con la consapevolezza di avere a disposizione tanti ottimi prodotti di stagione da trasformare in originali e gustosi piatti. La bravura dello chef Mario Cinque, aiutato da Aniello Stanzione e Luis Lazaro, riesce mettere in tavola mare e terra insieme, in un gioco di sapori e colori che vedono le verdure dell’orto in abbinamento al pesce ed ai crostacei freschi. Antipasti come le Mazzancolle con patate, rucola e limone o il Merluzzo affumicato con insalata della costiera o il Crudo di pesci di scoglio crostacei molluschi e conchiglie o ancora il Carpaccio di manzo con verdure dell’orto, maionese ai capperi e caprino sono l’esempio di come il talento dello chef riesce a raccontare la stagione primaverile ed i suoi sapori. Anche i primi seguono la filosofia di cucina dello chef che sa esaltare il gusto della propria terra e della tradizione gastronomica costiera con le Mezze maniche ai totani in giardino primaverile o le Linguine di grano duro ai lupini e broccoli oppure i Mezzani alla genovese e cacioricotta o ancora i Conchiglioni alle cime di rapa con pasta di salame e fonduta del Monaco. I secondi, poi, esprimono tutta la delicatezza della mano dello chef che anche qui continua ad esaltare l’unione tra il mare e l’orto con il Pescato del giorno con cotto e crudo di scarola napoletana, il Calamaro arrosto con spinaci e torrone di nocciole, la Guancia di manzo con zucca e cicoria o ancora il Pollo bio con patate e bietoline. Anche i dolci, preparati dal pasticcere Costanzo Vanacore, parlano di una cucina attenta e mai banale con il Babà, strega e cacao, il Bignè al limone e te matcha, la frolla alle mandorle, caffè e anice stellato, la Millefoglie di crema, amarene e cioccolato, o ancora la Zuppa di fragole con semifreddo al latte di mandorle e arancia.