ReFood: il locale della famiglia Savarese tra quadri e cucina d’autore racconta l’anima internazionale della costiera sorrentina

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Nella foto il maitre Giuseppe Savarese con il figlio Alessandro e lo chef Maurizio Capozzi.

Al ReFood tradizione mediterranea e piatti classici interpretati dallo chef Maurizio Capozzi  

Il polpo croccante su Parmentier di patate dolci, polvere di tarallo napoletano e menta, che propone il menù del ReFood di Sorrento, suona come il biglietto da visita di uno dei ristoranti più interessanti della costiera. Perché preparare una salsa Parmentier significa conoscere i segreti e le ricette della cucina francese che per decenni ha dettato la linea gastronomica a mezzo pianeta facendo diventare i suoi piatti un classico della cucina internazionale. Ma per conoscere questo mondo non basta essere un cuoco di lungo corso, bisogna, se non si è un professore dell’alberghiero, passare per le cucine di strutture di lusso frequentate dal turismo mondiale. E non a caso il maitre e lo chef, Giuseppe Savarese e Maurizio Capozzi, prima dell’avventura al ReFood hanno lavorato negli alberghi a cinque stelle della costiera sorrentina, per cui trasformano i ricordi in stuzzicanti idee che impreziosiscono i piatti della tradizione mediterranea. Così il classico polpo e patate nato nei borghi marinari della costiera diventa un polpo croccante che si adagia sulla crema di patate preparata con la ricetta di Antoine Augustin Parmentier, agronomo e farmacista francese che alla fine del 1700 sdoganò le patate come alimento sano e nutriente dedicandogli ricette e testi scientifici che smentivano la credenza che le descriveva come un tubero quasi inutile. E’ così che nel locale della famiglia Savarese, condotto da Alessandro e dal padre Giuseppe, niente è lasciato al caso, a partire dall’arredo curato nei minimi particolari. Raffinati lampadari in vetro di Murano illuminano dorate pareti a cui sono appesi interessanti quadri d’autore come Guido Reni, Doni, Patrisi, Cacciarini, Meli e Della Rocca. Ed al piacevole e rilassante ambiente fa rima la cucina dello chef Capozzi che tra un Gamberone fritto in pane panko ed i Veli di seppia con olio al limone su misticanza, riesce a proporre il meglio della tradizione marinara presentata in chiave contemporanea, che, però, tiene conto delle nozioni acquisite dove era di casa la grande cucina classica. Così i primi sono rappresentati dai Fusilli con pomodorini gialli, rughetta selvatica e gamberetti o dall’intramontabile Rigatone con funghi porcini, salsiccia, fuso di provolone del Monaco e riduzione di vino Aglianico.

Savarese con il secondo chef Antonino De Meo, l’aiuto Lorenzo Terminiello e Ibra

Anche tra i secondi troviamo una strizzata d’occhi alla cucina internazionale con la coscia d’anatra in crosta di pistacchio cotta a bassa temperatura in alternativa al Cono di orata ripieno e cotto al forno o alla Darna di baccalà con guazzetto di pomodorini, olive e capperi e poi c’è anche il Filetto di Manzo marchigiano. I dolci vanno dalla Caprese al cioccolato alla delizia al limone passando per il semifreddo con ricotta liquore strega e cioccolato. Al ReFood i pranzi terminano con gli infusi preparati da Rosa Maria Gargiulo, moglie del maitre Savarese, che mette in tavola degli ottimi limoncello, finocchietto, fragolino e tanti   profumati rosoli.