Il Carnevale delle polemiche: a Poggiomarino stop ai fondi, tra le proteste della minoranza

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In attesa di capire se il Carnevale a Poggiomarino è morto o no, una certezza già c’è: è rimasto senza soldi. Il punto 13 all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri (il primo dell’era “Annunziata bis”) ha, infatti, decretato la fine della istituzionalizzazione del Carnevale poggiomarinese. Che vuol dire? Che l’evento non sta più in bilancio come una di quelle kermesse che beneficiava del contributo del Comune (come avviene, per esempio, per il premio di poesia, importantissima iniziativa culturale poggiomarinese). Stop a 12mila euro, dunque, a favore di altri tre eventi: “Poggiocomics”, “Musica e testimonianze” e “Strapoggiomarinese”. Sui social le polemiche si sono sprecate, in consiglio è invece emerso il tentativo di far rinviare il voto: ci hanno provato sia Franco Carillo che Maurizio Falanga e, in fondo, lo avrebbe voluto anche Roberto Giugliano della maggioranza (che infatti si è astenuto). Niente da fare: l’amministrazione comunale archivia la pratica e punta su altre tre manifestazioni, peraltro tutte reduci da buoni successi negli ultimi anni, che si divideranno 12mila euro che prima erano destinati al Carnevale. Il voto in consiglio comunale, tuttavia, fa sorgere anche una domanda: l’amministrazione vuole rilanciare il Carnevale? Per farlo, infatti, non servono solo i soldi (come insegnano alcuni Comuni vicini) ma una seria programmazione dell’evento, con una razionalizzazione delle risorse, al di là della loro quantità. Questioni di strategia culturale, insomma: i prossimi mesi diranno quale è quella dell’amministrazione comunale