“Nuvola” del Mulino Caputo: Vincenzo Iannucci brand ambassador di “scioglievolezza”

Da Di Matteo alla partnership con il Mulino Caputo

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“Nuvola” del Mulino Caputo: Vincenzo Iannucci brand ambassador di “scioglievolezza”

La sua pizza “scioglievole” è destinata a diventare un must nelle pizzerie italiane ed internazionali. Gusto leggero, digeribilità senza eguali ma soprattutto una farina prodotta da uno dei mulini più antichi di Napoli, il Mulino Caputo.

Vincenzo Iannucci, napoletano di nascita, cresciuto nel centro storico della città, è il testimonial d’eccellenza dell’azienda napoletana che lo ha voluto come rappresentante nel mondo di “Nuvola”, farina per impasti leggeri che è nata proprio dalla collaborazione tra Iannucci ed il Mulino.

Vincenzo varca la soglia del mondo della pizza poco più che fanciullo, all’età di 13 anni, nella storica pizzeria Di Matteo. All’epoca faceva le pulizie, infornava le pizze o era al banco. Vincenzo non aveva ancora nessun rapporto con l’impasto della pizza, con l’arte bianca, quella che oggi può insegnare.

Di pizzerie di Napoli ne ha girate tante, sempre con l’umiltà del giovane originario del rione Sanità dove la forza di volontà è l’unica via per la salvezza.

Lombardi a Santa Chiara, L’Angolo del Paradiso, Nonna Tittina fino alla pizzeria “Resta cu’mme” a Pompei.

La svolta nella mia professione è avvenuta sicuramente quando ho intrapreso la collaborazione con Gigione Sorbillo, il più anziano della nota famiglia dei pizzaioli napoletani“, ha raccontato Iannucci, “Il suo locale era a circa venti metri da quello di Gino. Dissi a Gigione che qualora avesse voluto davvero dare una svolta alla sua pizzeria, avremmo dovuto diversificarci. Se Gino offriva una pizza tradizionale, producendo numeri impressionanti, noi avremmo dovuto offrire altro. Fu così che gli suggerii di procedere con la produzione della pizza contemporanea, quella con il cornicione leggermente più alto“, ha spiegato Iannucci.

La verità è che Vincenzo sapeva bene così consigliare al Gigione Sorbillo. Il suo amore per la pizza lo ha portato ad acquistare libri e manuali, non solo per scoprire la storia della tradizione pizzaiola napoletana ma soprattutto per conoscere i processi chimico- fisici che sono dietro la crescita e la cottura dell’impasto. La passione ma soprattutto l’accrescimento delle sue competenze lo hanno condotto all’azienda napoletana che lo ha voluto come ambassador della farina da lui stesso voluta.

Alla fine della mia esperienza lavorativa con Gigione Sorbillo, Gino mi chiamò e mi chiese di collaborare con lui per l’avviamento di un progetto nuovo. Andammo insieme al Mulino Caputo affinché potessi scegliere che genere di farina usare per la sua pizza. Dissi che volevo una farina che rendesse il morso della pizza scioglievole e non tenace“.

Sei mesi all’interno dei laboratori del Mulino per studiare, sperimentare e produrre una farina più che leggera. Vincenzo Iannucci aveva le idee molto chiare: la produzione di zuccheri doveva essere tale da diventare matura in 14/16/18 ore e di operare con i pre fermenti. La competenza ma soprattutto le conoscenze di Iannucci, in  quei sei mesi di laboratorio, hanno folgorato l’azienda napoletana che dopo pochi mesi dalla nascita di “Nuvola”, ha voluto il giovane pizzaiolo come brand ambassador di un prodotto che, nel giro di due anni e mezzo, ha raggiunto un notevole successo.

La farina è stata lanciata ufficialmente nel gennaio del 2019“, ha spiegato Iannucci, “L’abbiamo presentata a New York, a Milano ed è qui che è nata la dicitura “scioglievole”. Il premier Giuseppe Conte l’assaggiò e disse che era proprio quella la consistenza dell’impasto, ovvero scioglievole in bocca“, ha raccontato.